Il 5 novembre 2022 nella sala delle colonne del Circolo Filologico Milanese si è tenuto il convegno “Le Neuroscienze alla base del Dynamical Neurofeedback®️ NeurOptimal®️, Karl Pribram e il modello olonomico del cervello come sistema dinamico non lineare, la teoria del Caos e Il Cervello Anarchico”. Qui di seguito chi volesse capire al meglio che cos’è, come funziona e per cosa può essere utile il Dynamical Neurofeedback® NeurOptimal®, troverà i link YouTube verso le registrazioni di ogni singolo intervento.
Tra i temi portanti del convegno, i principali elementi che sorreggono dal punto di vista matematico e fisico l’approccio del Dynamical Neurofeedback®, le connessioni con la Teoria del Cervello Olonomico di Karl Pribram ed il cervello come luogo di incontro tra eventi cognitivi, emotivi e fisiologici.
I principali relatori sono stati :
- Il Professor Enzo Soresi, Primario em. di pneumologia Ospedale Ca’ Granda Milano, Specialista in oncologia clinica, pneumologia ed anatomia patologica. Ha pubblicato per Utet Il cervello anarchico, long seller che ha avuto numerose ristampe e, con Pierangelo Garzia, Mitocondrio Mon Amour.
- L’Ing. Andrea Bonvicini, laureato in ingegneria elettronica, da tempo si occupa di sviluppo delle risorse umane nelle aziende e nelle organizzazioni. Integra le conoscenze neuroscientifiche e i metodi di Neuro&Bio-feedback per promuovere il benessere delle persone e delle organizzazioni in maniera dinamica e funzionale
- Il Dottor Francesco Lanza : filosofo, Istruttore Dynamical Neurofeedabck® NeurOptimal®, fondatore NEUROTTIMO SDN School of Dynamical Neurofeedback®
Interventi:
- Introduzione al Dynamical Neurofeedback® in 40m a cura di Francesco Lanza -> link video
- Andrea Bonvicini parla di sistemi dinamici non lineari, neuroscienze e benessere -> link video
- Andrea Chellini parla di variazioni della neurocezione cognitiva pre e post session di Neurofeedback Dinamico Non Lineare -> link video
- Enzo Soresi parla di cervello, sogni, placebo e della sua esperienza con il Neurofeedback Dinamico Non Lineare -> link video
- Giorgio Raponi e Michela Maria Di Nardo parlano della ricerca da loro condotta su acufeni e Neurofeedback Dinamico Non Lineare -> link video
- Aldo Messina parla di acufeni e Neurofeedback Dinamico Non Lineare -> link video
- Francesco Lanza parla della professione del neurotrainer -> link video
- Andrea Bonvicini parla di matematica e fisica alla base del Neurofeedback Dinamico Non Lineare -> link video
- Daniela Pozzi parla di psicoterapia e Neurofeedback Dinamico Non Lineare -> link video
- Andrea Bonvicini parla del modello di Dynamical Neurofeedback -> link video
Testimonianze:
- Saura Fornero parla della propria esperienza di psicoterapeuta e neurotrainer -> link video
- La testimonianza di Oscar Caffi su acufene e Neurofeedback Dinamico Non Lineare -> link video
- La testimonianza di Rocco Leone su pugilato e Neurofeedback Dinamico Non Lineare -> link video
- La testimonianza di Diego Bellan su tennis e Neurofeedback Dinamico Non Lineare -> link video
- Claudia Fazio parla della propria esperienza di psicoterapeuta e neurotrainer -> link video
- La testimonianza della mamma di Pietro su disabilità e Neurofeedback Dinamico Non Lineare -> link video
Link a tutti i video “Convegno al Circolo Filologico Milanese”
NeurOptimal® è un General Wellness e non un Medical Device. La sua funzione, infatti, non è quella di “curare” dei sintomi specifici, ma di allenare il cervello innescando un processo di autoregolazione e di autoguarigione molto efficace in svariate e molteplici situazioni
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Autoguarigione: il Sistema Nervoso Centrale ha risorse di autoguarigione molto importanti. Motore principale di questo processo è proprio il cervello. Che può allenarsi a trovare strade sempre nuove e diverse per attivare le risorse positive di cui dispone, in un continuo miglioramento di sé stesso. Ecco allora che il Sistema Nervoso Centrale si prende cura di tutto il sistema corpo, in un processo dinamico sempre diverso e in continua evoluzione.
Brain Training: una vera e propria ginnastica per il cervello che, attraverso un allenamento, viene stimolato a cercare strade alternative, nuove e funzionali per ritrovare il proprio benessere. NeurOptimal® promuove un potente processo di autoregolazione e autoguarigione attraverso il cambiamento.
Cambiamento: è un’attitudine inalienabile del cervello. Le neuroscienze hanno dimostrato come i sistemi dinamici non lineari come il cervello che rispondono alla teoria del caos, producano incessantemente nuove attività, garantendo performance ed adattabilità, la neuroplasticità. Quando questo non avviene o avviene parzialmente, il cervello ripete schemi sempre uguali nel tempo, disfunzionali per la persona, che spesso portano alla manifestazione di sintomi. Questi possono diventare insopportabili e invalidanti perché alimentati dallo stress, primo motore di un fenomeno chiamato esagerazione della rappresentazione del sintomo.
Esagerazione della rappresentazione neurologica del sintomo: La definizione più corretta è questa ed è il risultato culminante di un circolo vizioso tra stress e sintomo, dove il sintomo alimenta lo stress che a sua volta alimenta il sintomo. Nell’esagerazione della rappresentazione neurologica del sintomo, inoltre, il cervello si focalizza ossessivamente sul sintomo e ne accresce la portata, oltre la soglia del reale. La percezione del sintomo è quella ampliata dal cervello, trasformandolo in un disturbo eccessivo. NeurOptimal® aiuta a gestire e ridurre lo stress, oltre ad insegnare al cervello a distogliere l’attenzione smodata dal sintomo e dunque a interrompere questi circoli viziosi, tramite un meccanismo a feedback negativo, veicolato da un vettore straordinario: la musica.
General Wellness: un dispositivo alla portata di tutti perché non richiede particolari competenze medico-scientifiche, non ha effetti collaterali e non è connesso a una specifica sintomatologia. Semplicità però rima con complessità: la sua tecnologia è così perfezionata e complessa da renderne estremamente facile l’utilizzo sia da parte del professionista che del cliente. NeurOptimal® favorisce l’intrinseca capacità del cervello ad adattarsi dinamicamente alla variabilità della vita in un modo sempre diverso, abbandonando l’abitudine di attuare schemi ripetitivi, disfunzionali, acquisiti in situazioni traumatiche, potenziando la neuroplasticità cerebrale. Ecco perché non esistono dei protocolli specifici di applicazione, bensì modi, tempi e capacità unici quanto sono unici i singoli clienti che si sottopongono alle sessioni, che sono sempre diverse ed uniche, come diverso ed unico è quel cervello in quel momento.
Musica: La sessione di NeurOptimal® consiste nell’ascolto di un brano musicale (appositamente composto da Jeff Bova) in una situazione di relax, con appositi sensori applicati sulla teca cranica. Questi ultimi hanno unicamente la funzione di inviare onde cerebrali al computer che attraverso un software le mette in relazione alla musica. Quando si ascolta una musica melodica, il cervello si abbandona al suo scorrere e tende ad anticiparne l’andamento. Durante la sessione di NeurOptimal® l’ascolto viene disturbato ogni qualvolta il cervello entra in un’area di variabilità emergente. In questo modo, ogni volta che il cervello attua schemi disfunzionali, la musica viene sospesa per una frazione di secondo, per un istante in tutto simile a quando salta la puntina su un disco in vinile. Questo disturbo crea un feedback negativo per il cervello, che cerca una nuova organizzazione, attuando una risposta di orientamento con successiva sincronizzazione attraverso il caos
Relativizzazione del sintomo: Come diceva Karl Pribram nel suo trattato sul cervello olografico, tutto sta nella percezione. La percezione crea la realtà in cui viviamo. L’efficacia di NeurOptimal® sta proprio in questo: il feedback negativo veicolato dalla musica riporta il cervello al presente, a ciò che sta facendo in quel momento specifico, allontanandolo da altre distrazioni, per percepire la realtà attuale. Il sintomo allora si relativizza perché ci si allontana dagli schemi ripetitivi e dallo stress.
Risposta di Orientamento: Il cervello valuta la situazione. Nello specifico di una sessione di NeurOptimal®, si pone la domanda su perché ci sia un’interruzione nel flusso melodico musicale. Dunque valuta l’assenza di un pericolo incombente. Segue la risposta di rilassamento (successiva a quello di allerta messo in moto dalla risposta di orientamento) e procede con la riorganizzazione attraverso il caos. A questo punto il cervello va a cercare soluzioni alternative agli schemi disfunzionali abituali e a mettere in moto un processo di autoguarigione che passa dalla relativizzazione del sintomo. La musica, dunque, è un semplice vettore che trasporta un’informazione. L’informazione giusta al momento giusto permette il cambiamento.
Schema disfunzionale: riguarda ogni comportamento reiterato nella direzione opposta al benessere. Lo schema disfunzionale è un automatismo difensivo, messo in moto dallo stress in situazioni traumatiche e da un’eventuale sintomatologia che il cervello alimenta a causa di una momentanea incapacità a sfruttare la propria potenzialità neuro plastica. È stasi, non cambiamento. È omologazione, non differenza. Sono invece gli elementi dinamici propri del cambiamento a promuovere i processi di autoguarigione.
Sessione di NeurOptimal®: due sensori sulla teca cranica posizionati in corrispondenza della banda sensoro-motoria, e tre sulle orecchie che fungono da riferimenti, inviano le onde cerebrali del cliente al software, mentre il cliente ascolta in cuffia 33 minuti di musica composta ad hoc per rilassarsi. L’obiettivo numero uno è creare una situazione di rilassamento, lontana dallo stress che alimenta il malessere. In questo modo, tutti gli elementi concorrono a ritrovare il proprio benessere psico-fisico, attraverso una tecnica di autoguarigione basata sul brain training. NeurOptimal® non interferisce con il cervello, non invia input o comandi specifici, ma segnala semplicemente ciò che il cervello sta facendo. Esattamente come un ballerino che danza davanti agli specchi per migliorare i suoi movimenti e la sua performance complessiva, così il cervello si confronta con il suo stesso comportamento per migliorarsi, per ottimizzare le sue capacità, attivando ogni risorsa positiva. Lo strumento è il brain training che mette in moto un processo di trasformazione, capace di modificare l’interpretazione della realtà. Ovvero di relativizzare il sintomo, qualunque esso sia.
Zengar Institute Inc. La missione della company fondata da Valdeane W. Brown, PH.D. (psicoterapeuta, matematico, fisico, informatico e filosofo) e Susan Brown PH.D, psichiatra clinica, è quella di creare, fornire e sostenere il sistema di brain training più efficace e sicuro al mondo. Lo scopo di questo sforzo riflette la missione dei suoi fondatori: alleviare le sofferenze. Il termine Zengar significa “medita ora”. *Testo a cura di NEUROTTIMO SDN
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