Se sono anormale sono anche unico al mondo

In conclusione del mio secondo blog affermavo che ogni cervello è unico al mondo. Infatti, solo un osservatore superficiale potrebbe affermare il contrario, un osservatore per cui tutti i cervelli si assomiglierebbero. Questo paradigma lineare non è quello di NeurOptimal®. NeurOptimal® è fondamentalmente un attivatore di risorse personali. Il tempo che avremo dedicato a prenderci cura del nostro cervello facendo delle sessioni con regolarità, farà solo sì che questa unicità possa svilupparsi in tutto il suo splendore, distinguendoci da chiunque altro. Non dobbiamo cercare di assomigliare a qualcun altro, ma solo essere i nostri migliori noi stessi. Addomesticando il nostro cervello. Nulla più e nulla meno. Be the best you, it’s time… diceva fino a qualche tempo fa la frase sulla home page del sito di NeurOptimal®.

Nel corso della propria vita per tutta una serie di motivi e di eventi più o meno traumatici si può perdere la via di accesso alle proprie risorse e anche perdere la capacità di svilupparne altre. La capacità del cervello di adattarsi a nuove situazioni attraverso il cambiamento può essere compromessa. La sua neuroplasticità diminuisce e il cervello diventa prigioniero di schemi prestabiliti, ricorrenti e inefficienti per far fronte alla variabilità della vita. NeurOptimal® non fa nient’altro che restituire al cervello la sua capacità di adattamento.

Tramite il meccanismo dell’interruzione che avviene simultaneamente ad una variabilità improvvisa nell’attività corticale, NeurOptimal® riporta il cervello al momento presente interrompendo il processo di ricreazione degli schemi di funzionamento inefficienti perché ripetitivi e ridondanti. Questa è l’informazione, il feedback, che arriva nel momento opportuno e che permetterà al cervello di avere di nuovo la scelta. Ma quale scelta? Non certo quella del trainer!! E neanche quella del cliente, essendo il processo totalmente al di sotto della sua soglia di consapevolezza.

La scelta sarà quella del cervello stesso e come tale sarà del tutto imprevedibile e personale. La sola cosa che possiamo affermare con certezza è che questa sarà la scelta giusta, la scelta migliore. E che questo succederà: “NeurOptimal® non può non funzionare”, dice sempre il nostro amico Valdeane Brown.

Questo implica che qualsiasi sia la diagnosi o l’aspettativa con la quale il cliente arriva, non si può prevedere quando e come il cervello reagirà. Nessun sintomo può dunque essere curato direttamente da NeurOptimal®, ma qualunque sintomo è suscettibile di evolvere positivamente in maniera oggettiva, ma anche e soprattutto nella percezione soggettiva che la persona ne avrà. Ogni cervello è unico al mondo, come la rosa del piccolo principe. Ogni cervello sa ciò di cui lui stesso ha realmente bisogno. La trasformazione non può che essere personale. E finalmente quello che all’inizio assomigliava ad un filo d’erba si trasformerà in una splendida rosa, unica al mondo.

Affinché il processo di trasformazione personale sia veramente unico per ogni individuo, NeurOptimal® deve essere in grado di apprezzare ogni minima differenza che appare in quel cervello in quel momento. Non è la norma che interessa a NeurOptimal®, ma la differenza. NeurOptimal® è un Dynamical System. Il nostro cervello è un Dynamic System. La piccola ma non trascurabile differenza tra un “Dynamic system” e un “Dynamical System” è che mentre un sistema può essere intrinsecamente “Dynamic” in natura (in altre parole, il cambiamento è misurabile nel tempo), un “Dinamical System” è quello attraverso il quale questo cambiamento ed il modo in cui esso avviene nel Dynamic System, sono molto precisamente documentabili e analizzabili matematicamente.

NeurOptimal® usa la JTFA (Join Time Frequency Analysis) et i TFE (Time Frequency Enveloppes) che unitamente all’algoritmo di Gabor ed alle trasformate di Fourier sono sapientemente coniugati per seguire matematicamente passo a passo il funzionamento di quel cervello unico al mondo. Danzando matematicamente con quel cervello, NeurOptimal® è in grado di cucirgli addosso un vestito su misura, che farà sì che ogni sessione sarà l’inizio di una nuova e sempre diversa avventura. Quel cervello unico al mondo oggi, sarà un cervello ancora diverso domani e la sessione di oggi sarà diversa da quella di domani.

Il cervello è orientato al generale e non all’assoluto. Non esiste una norma universale a cui un qualsiasi cervello debba corrispondere. Esiste solo quel cervello in quel momento preciso. Questo “Dynamic system” è “documented and analyzed mathematically by NeurOptimal®”. I “Dynamic system” rispondono alla teoria “caos”. Questo vuol dire che portano spesso a comportamenti a lungo termine imprevedibili (e spesso altamente non periodici) con dipendenza sensibile dalle condizioni iniziali. L’esempio perfetto e più famoso di tale sistema è l’attrattore di Lorenz, che egli sviluppò nel 1963 per modellare i fenomeni di convezione atmosferica. La JTFA è infatti utilizzata anche nel calcolo necessario in meteorologia. In effetti l’atmosfera terrestre si muove secondo la dinamica dei fluidi, che è un tipico esempio di sistema dinamico non lineare.

Noi però non facciamo previsioni, né cerchiamo di ridurre la turbolenza. Ogni cervello evolve in un modo che è totalmente al di fuori del nostro controllo, ma essendo il cervello stesso, al contrario del nostro pianeta, dotato di conscia consapevolezza, ogni informazione che noi possiamo fornirgli in tempo reale sulla sua stessa attività, contribuirà in maniera decisiva alla sua autoregolazione, allo sbocciare del suo miglior sé stesso con un accesso diretto e immediato alla totalità delle sue risorse originarie. Be the best you, it’s time !

Testo di Francesco Lanza